Recensione di Annamaria De Crescenzo
Finalmente il posto che mancava a Napoli, dove si puรฒ ascoltare musica dal vivo dal martedรฌ al sabato. Sulla scia del Blue Note, la Winehouse proporrร praticamente ogni sera musica jazz, etnica e dโautore entrando da subito e a pieno diritto nel circuito musicale italiano da frequentare.
A partire dal 15 dicembre, il calendario ha gia previsto una fitta serie di eventi: si va dallo swing al jazz piรน classico, dalla tradizione musicale brasiliana al repertorio di Mina riproposto in chiava jazz , e dalle prossime settimane il Winehouse allargherร la propria attivitร anche a nomi internazionali che si possono ammirare normalmente nei piรน importanti club di Parigi, Milano, Berlino o Londra.
Infatti, come in ogni metropoli europea, anche a Napoli non poteva mancare un luogo simbolo dove la grande musica venga offerta ogni sera ai tanti napoletani che chiedono di ritrovarsi, ma anche ai tantissimi stranieri che, oltre alle bellezze architettoniche a paesaggistiche della nostra cittร , cercano un bel luogo dove vivere di sera, dove possono ascoltare musica degustando grandi vini e cucina di alta qualitร .
Ma la Winehouse non รจ solo questo. Il luogo – accogliente, comodo ed elegante – si propone anche come punto di riferimento per ogni altra forma dโarte, dalla pittura alla fotografia al cinema. E proprio come nella piรน solida tradizione europea, come punto di incontro di artisti, galleristi, cineasti e gente di cultura di ogni provenienza. Lo spazio, non a caso, dialogherร con case di produzioni cinematografiche e discografiche, ma anche con editori, per affermarsi come partner aperto a iniziative di tipo culturali, esattamente come avviene nelle grandi capitali di tutto il mondo.
Dalla scorsa settimana la programmazione musicale รจ stata ideata ed organizzata dal nuovo Direttore Artistico Marco Panico, giร proprietario del Teatro Summarte di Somma Vesuviana (NA) nel quale da ormai sette anni si organizza una delle piรน importanti rassegne jazz della Campania “Jazz & Baccalร ” diretta da Elio Coppola e realizzata in collaborazione con lo staff del Teatro Summarte stesso.
Lo stesso Marco Panico si sta impegnando a far si che il Winehouse diventi un vero e proprio spazio a disposizione del talento non solo dei piรน importanti musicisti del nostro territorio campano ma anche punto di incontro per i piรน grandi talenti del jazz italiano ed internazionale che saranno ospiti del Winehouse nei prossimi mesi, oltre ad proporsi come uno straordinario trampolino di lancio per i giovani talenti che vogliono dedicare alla Musica la propria vita ambisce a diventare un vero e proprio punto di riferimento per la presentazione di nuovi progetti musicali.
Dopo aver ospitato Carlo Lomanto con il suo nuovo disco ” Blues in my soul”, Ivana Muscoso con il nuovo disco “Vivo Sonhando”, Laura Klain Trio in “Orange Trip”, sabato 15 gennaio a salire sul palco allestito nella sala principale del ristorante di Winehouse Napoli e’ stato Simone Clarelli al sax, accompagnato da Sasha Ricci al piano, Gianfranco Coppola al basso e Giuseppe DโAlessandro alla batteria.
Un jazz molto ancorato al filone black, quello di Simone Clarelli, sintesi della necessitร di ritmo proveniente dallโAfrica, che si fonde perรฒ con la cultura occidentale. Unโespressione musicale molto fisica, che diventa sincronia tra corpo e pensiero. Il risultato รจ unโimprovvisazione ritmica, in cui emerge lโinconfondibile e caratteristico timbro di Simone Clarelli, il cui sax alto, dopo anni di lavoro e di studio, si avvicina piรน alle sonoritร di un sax tenore, in cui si mescolano le influenze piรน antiche di Mclean e quelle contemporanee di Kenny Garret, fino ad arrivare ad uno stile assolutamente personale.
Il concerto proposto al Winehouse ha presentato un repertorio composto da un mix di brani di garrett, Scofield, Mclen insieme a composizioni originali del sassofonista napoletano, da poco rientrato da una bellissima esperienza berlinese.
In una recente intervista rilasciata a Repubblica ha raccontato: ” La musica รจ la necessitร di trovare un viatico al mio urlo interiore. Non sono un cantore di ballad o un poeta, perchรฉ la vivo come unโesperienza che mi permette di catalizzare il mio mondo piรน intimo. Piedi ancorati alla tradizione e mani protese verso lโignoto โ insiste Simone Clarelli, descrivendo il mood delle sue improvvisazioni โ ร uno stato viscerale. Mi ha dato la direzione, ma anche il contenuto in ci riesco a sublimare tutto ciรฒ che sento o vivo. Tendenzialmente ero uno scugnizzo di periferia con molta energia. Aa 16 anni ho scoperto il sax, che mi ha consentito di canalizzare il surplus energetico. ร la lampada sempre accesa sul mio camminoโ.
Uno suo stile si basa su una pratica intensa, con uno studio quotidiano rigoroso e disciplinato, al limite del maniacale, che perรฒ durante le performance dal vivo lascia spazio allโimprovvisazione hic et nunc.
โParlo e suono con la panciaโ, racconta Simone, che da anni ha scelto il nord Europa come sua residenza, subendone anche le influenze. โBerlino รจ effervescente e dinamica, ideale per un giovane che desidera sperimentare, perchรฉ offre la possibilitร di fare esperienza, con jam session tutte le sere in posti diverse. ร multiculturale e piรน meritocratica, non ci sono barriere o stratificazioni sociali borghesi. A Berlino tutto si mischiaโ.
La tensione berlinese, perรฒ diventa un valore aggiunto che si contamina con i suoni ibridi di una Napoli in divenire: โNon vedevo lโora di tornare a casa. Credo che ci siano piรน talenti in Italia, in particolare al sud, soprattutto nel jazz. La scuola di Salerno รจ una fucina di musicisti strepitosi da 40 anni. A fronte di una cultura della popolazione media molto scadente, abbiamo eccellenze che รจ difficile ritrovare in giro per il mondo, forse perchรฉ le difficoltร ambientali ci permettono di sviluppare elasticitร e capacitร . Il jazz รจ freschezza, vivacitร , immediatezza, capacitร di creare emozioni e noi italiani, per nostra natura, siamo piรน estemporanei. LโItalia รจ meravigliosa e Napoli รจ come mia madre: la amo per senso innatoโ.
La Winehouse รจ aperta tutte le sere dalle 19.30 ed รจ dotata di un ampio parcheggio sotterraneo. Lโentrata รจ su consumazione e la prenotazione รจ obbligatoria.
WINEHOUSE
Via Nuova Marina 5, Napoli
Info & Prenotazioni: 345 867 76 20
https://www.wine-house.it/
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