Recensione: Carlo Buccirosso e Biagio Izzo in “Due Vedovi allegri” al Teatro Augusteo
di Annamaria De Crescenzo
Straordinaria serata di risate ma anche di riflessioni profonde ieri sera al Teatro Augusteo con Carlo Buccirosso e Biagio Izzo per la prima volta insieme a teatro, protagonisti dello spettacolo “Due vedovi allegri” in scena dal 23 dicembre e fino a domenica 16 gennaio 2022.

Prodotto da A.G. Spettacoli ed Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, è scritto e diretto da Carlo Buccirosso, interpretato da Carlo Buccirosso e Biagio Izzo, con Gino Monteleone, Elvira Zingone, Donatella De Felice, Floriana Monici e Roberto Giordano, con le scene di Gilda Cerullo e Renato Lori. Costumi di Zaira de Vincentiis. Musiche di Cosimo Lombardi. Disegno luci di Francesco Adinolfi.
Il protagonista della commedia e’ Cosimo Cannavacciuolo (interpretato da Carlo Buccirosso) vedovo ipocondriaco affetto da ansie e paure, costantemente in ricerca di affetti e certezze in una vita che sembra riservargli null’altro che sospetti di congiure e preoccupazioni di malattie, persa la sua amata moglie a causa di un virus si ritrova a combattere la solitudine e gli stenti dovuti al fallimento della propria attività di antiquariato, che lo ha costretto a riempirsi casa della merce invenduta e a dover lottare contro l’ombra incombente della banca concessionaria del mutuo, che a causa dei mancati pagamenti minaccia l’esproprio del suo appartamento.
Fortunamente e’ attorniato dall’allegra presenza di Salvatore (Biagio Izzo) anche lui vedovo, bizzarro custode del palazzo, dalla giovane figlia del custode Angelina, ragazza delle pulizie non solo dell’ appartamento di Cosimo ma anche di altri inquilini del condominio, come quello dell’orefice Tomacelli e della consorte Pupetta, vent’anni più giovane di lui e da Virginia, quarantenne attrice di cinema e teatro, che porta una ventata di spensieratezza nel marasma generale di una casa allo sbando, che a detta di Angelina appare come un museo archeologico.
Ma la vera angoscia di Cosimo, oltre l’ingombrante presenza di Salvatore, è rappresentata dai suoi vicini di casa: i coniugi Tomacelli, depositari di un drammatico segreto che da mesi contribuisce a rendere ancora più complessa la sua strenua lotta per la sopravvivenza.
La storia, apparentemente semplice offre momenti di grandissima divertimento ma anche di improvvisi colpi di scena in quanto, soprattutto i due protagonisti principali (Carlo Buccirosso e Biagio Izzo) sono bravissimi a reggere il ritmo della recitazione con battute fulminanti e grande intesa dei tempi in scena, tanto da far sperare che sia nata una nuova coppia comica da ritrovare (speriamo) anche in altri testi teatrali magari scritti dallo stesso Buccirosso.
Da anni ormai Carlo Buccirosso ci ha abituato a commedie che “raccontano “ momenti di vita vissuta reali guardati dagli occhi di protagonisti spesso in crisi lavorativa o di vita ma animati sempre da uno spirito ironico che li fa poi ritrovare l’energia e la forza per poter cambiare le sorti difficili che li attanagliano della loro stessa vita.
Anche allo stesso Cosimo succedera’ tale trasformazione.
Da uomo ansioso tormentato dai debiti e dalle difficolta’ di aver perso il lavoro, passa dall’essere messo sotto ricatto dal suo vicino di casa che chiede di aiutarlo a realizzare il sogno di sua moglie di avere un bambino a quello di uomo felice grazie al fatto che riesce a trovare una soluzione a tutti i suoi problemi ( e anche a quelli del suo vicino, uno straordinario Gino Monteleone, da diversi anni attore fisso nei suoi spettacoli ) grazie all’allegria del custode Salvatore, al suo modo scanzonato di prendere la vita ma che dimostrera’ un grande sentimento di amicizia e di solidarieta’ allo stesso Cosimo anche se da tempo non si sopportavano a vicenda.
Invece nel momento piu difficile per la vita di Cosimo , Salvatore (Biagio Izzo) riesce a mettere da parte il sentimento di antipatia iniziale per poter stringere prima una sorta di accordo nell’aiutarlo a soddisfare la richiesta del vicino di casa e poi, una volta che l’accordo fallisce, ma non vi svelero’ perche’, cosi da destare la vostra curiosita’ e correre a Teatro per vedere lo spettacolo, lo aiuterà a risollevarsi economicamente e a ritrovare la gioia di vivere e la voglia di ricominciare ad amare.
Insomma, una vera e propria storia di amicizia che vince su tutto e tutti e che alla fine e’ un trionfo della celebrazione dei buoni sentimenti e dell’aiuto reciproco del quale in questi momenti di difficoltà dovuti a quasi due anni di pandemia ne abbiamo sempre piu bisogno.
Lo spettacolo sara’ in scena fino al 16 gennaio e ve lo consiglio assolutamente da vedere per poter trascorrere quasi due ore e mezza indimenticabili di allegria e risate.