ROBERTO NEGRO: il 19 ottobre esce Kings and Bastards

ROBERTO NEGRO
KINGS AND BASTARDS

Il pianista Roberto Negro è uno dei maggiori esponenti della nuova scena jazz francese.Sebbene sia nato a Torino nel 1981, la formazione musicale di Roberto è avvenuta prima a Kinshasa (ex Zaïre) dov’è cresciuto, poi in Francia, dove vive da oltre 20 anni, di cui gli ultimi 10 a Parigi. ‘Kings and Bastards’ è il suo primo album per CAM JAZZ ed il primo in piano solo. L’album è in uscita il 19 ottobre.

Si tratta di un disco che si muove su due binari, tra pianoforte naturale e piano preparato, tra lirismo e abrasività, tra buoni e cattivi. I 13 brani, scritti o improvvisati ma tutti a firma del pianista, sono stati registrati a Cavalicco, nello studio di Stefano Amerio, ad un concerto al festival Sons d’Hiver in Francia e sul pianoforte di casa sua, con un lavoro accurato di aggiunta di elettronica e post produzione successivo, mantenendo sempre una linea coerente e centrata che non si frammentasse in troppe direzioni. In questo modo Negro è riuscito a creare un’opera che lo rappresentasse fedelmente e che si discostasse dalla tradizione dei piano solo. Un’opera che sintetizza i materiali che lo hanno nutrito negli anni: la recente scomparsa del padre, Kinshasa e i suoi quartieri, la montagna, simulacri di musica da film, il Lo-Fi…

Per quanto riguarda il titolo, riprende la struttura binaria del disco, il dualismo tra Re e i cattivi, anche se nella realtà i confini sono più ambigui e sfumati, i re si trasformano in cattivi, i cattivi in re. Lo stesso accade con la musica, un susseguirsi di dolcezza e brutalità.

www.robertonegro.com
www.camjazz.com

Nato a Torino da genitori italiani, Roberto Negro è cresciuto a Kinshasa nello Zaire, dove ha avuto le prime esperienze musicali. Da ragazzo ha studiato jazz al conservatorio di Chambeéry e poi si è trasferito a Parigi.

Attraverso molteplici collaborazioni con varie discipline Roberto ha lavorato nel teatro, nella poesia e nella canzone teatrale. Nel 2011 ha contribuito a fondare il Tricollectif, un’associazione di musicisti che è diventato il focus principale delle sue opere. Ha formato il quartetto La Scala con Theo Ceccaldi al violino, Valentin Ceccaldi al violoncello e Adrien Chennebault alla batteria, tutti componenti del Tricollectif, quindi nel 2012 ha pubblicato Loving Suite pour Birdy So, una specie di mini opera per per soli strumenti a corde (violino, violoncello, chitarre, contrabbasso, piano) e cantante, con Elise Caron, che si muoveva tra canzone, improvvisazione e una nuova versione della tradizione classica.

Negro è sempre alla ricerca di nuove opportunità ed esperimenti idiomatici senza confine. In cima a questi il primo album in solo, Kings and Bastards, pubblicato dalla CamJazz, il trio Dadada con Emile Parisien e Michele Rabbia il cui album (Label Bleu) è stato premiato come album dell’anno 2018 dalle « Victoires du Jazz ». Anche il duo con Emile Parisien, Les Métanuits –un giocoso adattamento per sassofono e pianoforte del primo quartetto d’archi di Gyorgy Ligeti, ed il duo con Théo Ceccaldi.

Dal 2013 Negro collabora come compositore, pianista e direttore musicale con la compagnia teatrale Les Veilleurs, guidata da Emilie Leroux.

Il suo stile versatile gli consente di suonare con un’ampia gamma di musicisti, da Michel Portal e Louis Sclavis a Nicolas Crosse e Eric-Maria Cuturier dell’ensemble Inter-Contemporain.

Premi

Victoires du Jazz 2018 come « Album dell’anno » con il suo trio  Dadada.

« Coup de Cœur » dall’Accademia Charles Cros 2017

Artista Rivelazione, Jazz magazine, 2016

FFFF Télérama 2014

Gianpietro Giachery
338 3288620

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