Logan – the Wolverine L’epilogo di un supereroe

di Alessio Bosi

loganLa trama: El Paso, 2029. Sono 25 anni che non nascono più mutanti e quelli che sono sopravvissuti sono degli emarginati, in via di estinzione. Logan/Wolverine vive facendo lo chaffeur e la sua capacità di rigenerazione non funziona più come un tempo, mentre il Professor X ha novant’anni e il controllo dei suoi poteri psichici è sempre meno sicuro. Quando una donna messicana cerca Logan per presentargli una bambina misteriosa di nome Laura, nuove attenzioni e nuovi guai cominciano a raggiungere i mutanti.

Un film che poco ha in comune con gli altri della serie degli X-Men, se si escludono le scene d’azione, pur essendo il protagonista il più rappresentativo degli eroi Marvel. Questo è il SUO film più significativo, più intenso e cupo, anche violento (è vietato ai minori di 14 anni).  L’eroe con l’adamantio non ha più voglia di lottare, fa fatica a riprendersi dalle ferite, si imbottisce di farmaci e alcool, è cinico, quasi privo di emozioni o di sentimenti, almeno all’apparenza….ma tutto ciò è figlio delle sofferenze subite negli anni, troppi anni (è l’unico sopravvissuto, insieme al professor Xavier, un commovente Patrick Stewart) e qui ne porta tutto il peso. Troverà, però, un’altra persona speciale per cui lottare. A mio avviso il miglior Wolverine della serie, il più vero; Hugh Jackman si immedesima nel suo personaggio in maniera incredibile, lo “sente”. Attenzione alla bambina… ne vedrete delle belle!

 

 

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