Recensione: Al via l’edizione 2022 di Umbria jazz con talenti strepitosi

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Eccoci pronti per l’ edizione 2022 di Umbria Jazz a Perugia.

La città, prontissima per accogliere quella che ormai è una vera e propria “macchina da guerra” del più grande Festival Jazz di tutta Italia, ci viene incontro con il generoso sorriso di tutti gli operatori  della sala stampa del Festival, dell’accoglienza affettuosa dell’addetto stampa Cristiano Romano e di tutti i suoi collaboratori presenti per la consegna dell’ormai ambitissimo pass photo/stampa nella sala stampa allestita in una delle sale al piano terra del famosissimo Hotel Brufani, che da anni e anni ospita i più grandi artisti che saliranno sui vari palchi previsti per tale edizione.

Da venerdì 8 luglio a domenica 17 la Città accoglierà  i migliaia e migliaia di appassionati jazz che affolleranno da mattino a notte inoltrata quasi l’alba i vari angoli della città, dalle famose piazze cittadine come Piazza IV Novembre, Giardini Carducci, la nuova location di quest’anno Piazza Matteotti, e tutta la zona di Via della Viola dove locali molto particolari e soprattutto il Chiostro di San Fiorenzo ospiteranno la musica gratuita fino agli spazi immensi dell’Arena Santa Giuliana che invece, come di consuetudine ospiterà i concerti serali che quest’anno vede musicisti delle più varie angolazioni e sfaccettature della musica partendo sempre dalla  musica jazz , per poter toccare sonorità blues, funky, bossa nova e musica brasiliana fino alle note scatenate della musica cubana e al grande finale pop rock di domenica 17 con Jeff Beck con guest star Johnny Depp

Aspettative a mille per questa edizione che, dopo l’effetto paralizzante del covid sulla musica che ha costretto gli organizzatori del Festival ad annullare l edizione del 2020 e a presentare un’edizione 2021 molto limitata, presenterà un programma di oltre 260 eventi in dieci giorni, undici diverse location (non contando il centro storico percorso dalla marching band), 90 band per un totale di circa 500 musicisti,

Ad aprire il Festival di Umbria Jazz 22 oltre alla musica gratuita delle varie piazze a partire dalle ore 13, all’Arena Santa Giuliana due grandi artisti del mondo jazz pop internazionale: Mark Lettieri accompagnato in questi edizione dall’energia trascinante dei Funk Off, seguito da una straordinaria Joss Stone che ha incantato il numeroso pubblico presente con il suo nuovo tour “Never forget my love” .

I Funk Off incontrano sul palco uno dei chitarristi di Snarky Puppy, Mark Lettieri. Con la band americana Lettieri ha condiviso quattro Grammy per altrettanti album, ma ha anche una intensa attività di leader di musica strumentale, che spazia attraverso i più disparati generi della popular music.

Il pubblico nella prima parte del concerto (la formula è sempre quella due artisti per serata per due set di musica davvero sempre emozionanti serata dopo serata ) si scatena grazie al talento di Mark Lettieri che è davvero uno straordinario musicista e l’allegria, la grinta e l’enorme capacità di comunicare che sono gli elementi caratterizzanti la vera anima della marching band più famosa di Italia e che per tutto quanto il Festival saranno coloro che animeranno le strade dell’intera Città di Perugia oltre ad essere protagonisti assoluti anche di concerti in piazza seguitissimi dal pubblico presente.

Il secondo concerto è ancora più emozionante. Il debutto discografico Joss Stone lo fece a 15 anni, quando pubblicò “The Soul Sessions”. Da allora questa cantante e songwriter di Devon (UK), vincitrice di Grammy e Brit Awards, ha avuto una carriera intensa, che a livello discografico significa sette album in sedici anni. Come tutti nel mondo dello spettacolo e della musica quando la pandemia ha impedito gli spettacoli dal vivo ha dato avvio ad un’intensa attività nella rete, scrivendo anche canzoni con Dave Stewart per il musical “The Time Travellers-s Wife” oltre a dare vista a testi che sono confluiti poi nell’album pubblicato da poco che da vita al tour “Never Forget My love” che è stato presentato durante il concerto di Umbria Jazz, applauditissimo e apprezzato da tutto il pubblico presente in Arena.

Sabato 9 tantissimi gli appuntamenti con la musica jazz e non solo.

Già alle 11 in programma la presentazione del nuovo libro di marco Molendini “Pepito il principe del jazz” seguito poi dal concerto di Mathis Picard alla Galleria Nazionale dell’Umbria Sala Podiani, pianista che è stato una delle vere rivelazioni del Festival seguitissimo anche negli altri suoi concerti e applauditissimo sia in piazza che in uno dei concerti più  apprezzati dal pubblico al Chiostro di San Fiorenzo.

Sempre musica di altissimo livello alla Bottega del Vino altra storica location del jazz a Perugia che ha visto il gruppo di “Accordi e Disaccordi che ogni sera apre lo spazio dedicato alla musica all’interno del giardino allestito intorno al Restaurant Stage Arena, che quest’anno si esibiscono con una strepitosa violinista Anais Drago che ha arricchito la musica gipsy di Accordi con strepitose note del suo amatissimo violino che lei suona con un virtuosismo davvero emozionante, mentre nel pomeriggio la stessa Anais Drago si è esibita alla Galleria Nazionale dell’Umbra Sala Podiani con un progetto personale “Solitudo” che ha accolto numerosi consensi e lunghissimi applausi.

La serata, come lo sarà ogni sera fino alla fine del Festival, il grande Lorenzo Hengheller,  protagonista assoluto al ristorante Bottega del Vino con la sua scanzonata energia e la sua musica al piano che ricorda i grandi musicisti degli anni scorsi come Lelio Luttazzi e Renato Carosone, autentici geni della musica contemporanea.

Nel pomeriggio invece al Teatro Morlacchi un autentico appuntamento con la musica d’eccezione quello del concerto di Enrico Rava Special Edition.

Sono passati ormai più di 50 anni da quando Enrico Rava apparve, dapprima sulla scena italiana e poi in quella mondiale, collaborando con artisti del calibro di Gato Barbieri e Steve Lacy, con cui passò una breve stagione a Buenos Aires insieme ai sudafricani Johnny Dyani e Louis Moholo.
Poi venne il lungo soggiorno a New York dove collaborò con artisti come Roswell Rudd, Carla Bley, John Abercrombie, Cecil Taylor, tra i tanti. Negli anni Settanta il rientro in Italia e un inanellarsi di concerti e dischi con i gruppi a suo nome, l’incontro con l’Opera e quello con il Pop di Michael Jackson, la sua predisposizione a scoprire giovani talenti: nel corso degli anni Massimo Urbani, Paolo Fresu, Mauro Beggio, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Francesco Diodati.
E le collaborazioni con tanti artisti: Lee Konitz, Richard Galliano, Pat Metheny, John Scofield, Dave Douglas, Geri Allen, Miroslav Vitous, Philip Catherine, Tomasz Stanko, Michel Petrucciani, Joe Lovano.
Giunto agli 80 anni nel 2019, Rava ha voluto pensare ad una Special Edition, raggruppando i musicisti che più gli sono stati vicino negli ultimi anni, per creare una band, rivisitare i brani più significativi della sua carriera, rivisti in un’ottica odierna ed interpretare nuove composizioni scritte per questa occasione.

All’Arena Santa Giuliana è la serata tutta dedicata alla musica brasiliana, prima con l’esibizione di Marisa Monte poi con quella di Gilberto Gil & Family con il progetto “Nos a gente”

Marisa Monte, cantante, songwriter, produttrice e multi strumentista di Rio de Janeiro, è considerata la più bella voce della sua generazione nel pur affollato campo della musica popolare brasiliana. Per molti è lei l’erede di Elis Regina e Gal Costa. Ha operato una appassionata riscoperta del repertorio brasiliano del passato meno conosciuto, e nello stesso tempo ha realizzato raffinate canzoni di grande respiro internazionale. Ha vinto quattro Latin Grammy e si è guadagnata un pubblico trasversale con la sintesi virtuosa di samba e canzone popolare con soul, funk e pop, e grazie ad una vocalità espressiva e sofisticata, “educata” con studi classici. Tantissime collaborazioni con i più importanti artisti internazionali come  Ryuichi Sakamoto, John Zorn e Marc Ribot. e con artisti brasiliani come Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes . Il concerto seguitissimo all’Arena è stato l’occasione per presentare oltre ai suoi successi di sempre anche il suo nuovo progetto “Portas” uscito lo scorso anno per l’etichetta Sony.  Straordinaria cantante nonché bravissima musicista, ha affascinato tutto il pubblico presente in Arena con la sua voce e il suo talento alla chitarra con numerosi cambi di abiti scintillanti e il meravigliosa coroncina che donava al suo fisico già di per sè elegantissimo una maestosità ancora più regale.

La seconda parte del concerto dedicata alla musica brasiliana vede sul palco dell’Arena una vera e propria leggenda per la musica bossa nova  e non solo visto che è considerato non solo un mito della musica popolare brasiliana che ha contribuito a portare a livelli artistici di assoluta eccellenza ma anche una leggenda della musica nel mondo.

Sul palco dell’Arena ha portato un progetto nuovo circondato da figli e nipoti musicisti, cantanti, compositori e arrangiatori. Un personaggio di raro carisma nella scena della musica mondiale, amatissimo per la sua generosità, coinvolgente sul palco per quel magico mix di samba, reggae, afrobeat, rock, funk, tradizioni popolari che tante volte ha entusiasmato anche il pubblico di Umbria Jazz.

E anche il progetto presentato quest’anno ha avuto uno strepitoso successo visto il sold out raggiunto in serata e dall’entusiasmo suscitato nel pubblico grazie ad una musica che ha saputo conquistare ed emozionare il cuore del numerosissimo pubblico presente. Gilberto Gil sempre strepitoso alla chitarra nonostante l’età diciamo non più giovanissima ma soprattutto papà e nonno orgogliosissimo dei talenti che ha coltivato e sta coltivando nella sua stessa casa, visto che tra figli/figlie e nipoti è stata una vera e propria scoperta positiva in termini di talento e di musicalità perfetta in ogni sonorità, ritmo e melodia.

Domenica 10 luglio Umbria jazz grandi  protagonisti del jazz italiano alla Galleria Nazionale dell’Umbria con le note suadenti di Franco D’Andrea al piano, seguito poi da un altro grande appuntamento con il jazz d’autore al Teatro Morlacchi, sede di interessantissimi concerti pomeridiani, con Dado Moroni in “Itamela” con Eleonora Strino, Yanara Reyes McDonald, Enzo Zirilli.

La serata invece si presenta assolutamente galvanizzante con le sonorità della musica cubana con due protagonisti assoluti di tale tipo di musica: Gonzalo Rubalcaba & Aymee Nuvola con il progetto “Viento y Tiempo “ seguiti dagli scatenatissimi CimaFunk

Quest’anno, come anticipato nella seguitissima conferenza stampa nella sala del prestigioso Blue Note di Milano, ogni serata ha avuto un “tema “ musicale, come quella di venerdì (soul), sabato (musica brasiliana) e quella di domenica (musica cubana). “Viento y tiempo” è il progetto che ha (ri)unito il talento vocale di Aymée Nuviola e quello pianistico di Gonzalo Rubalcaba

Dietro questo progetto degli artisti cubani c’è una storia suggestiva che parla di un nuovo incontro tra due star che si conoscevano da bambini, quando le loro madri, molto amiche tra loro, li portavano a studiare musica nel Conservatorio de L’Avana. Molto tempo è passato da allora, e Gonzalo e Aymée sono diventati personalità di primissimo piano della musica cubana nel mondo (lei è vincitrice di un Grammy e di un Latin Grammy, lui di Grammy ne ha vinti tre, più due Latin Grammy). E naturalmente Rubalcaba è anche uno dei pianisti jazz più famosi del mondo.

Oggi uniscono i loro talenti per dar vita a quello che si presenta come un vero e proprio omaggio alla tradizione musicale dell’Isola. Il progetto è stato registrato in alcune serate al Blue Note di Tokyo, e il disco (“un tributo alle loro madri e alla città musicale de L’Avana”) si è guadagnato una nomination ai Grammy.

Splendida nel suo abito super colorato, Aymee Nuvola arriva sul palco dell’Arena dopo una strepitosa esibizione in piano solo di Gonzalo Rubalcaba che ha suscitato lunghissimi applausi del pubblico presente, emozionatissimo ed elegantissimo, ha presentato con parole tenerissime quanto sia importante per lui e per la stessa Nuviola essere di nuovo su un palco dopo tutti questi mesi di forzato esilio dai palcoscenici di tutto il mondo a causa della pandemia, e quanto sia importante essere di nuovo di fronte al pubblico con un progetto che fa parte della loro vita e che parla di tutta la loro storia ed esperienza musicale oltre che dei ritmi e delle sonorità della loro amatissima e particolarissima  terra quale è Cuba. La stessa Aimée Nuviola è un’esplosione di gioia e di colori a partire dal suo abito e dal suo particolare carisma che ha sul palco sempre sorridente e piena di energia.

Il concerto è subito una meravigliosa sintesi di tutti i colori e musicalità cubane. Iniziato con una rumba scatenatissima che mette in luce subito il grande talento al pianoforte di Gonzalo Rubalcaba seguita da una dolcissima “Besame Mucho” che Aymée Nuviola interpreta in maniera molto particolare, cosi come emoziona in una delle più belle canzoni di Jose Antonio Mendes “Mi mejor Canción”.

Con “Bemba colora” e “Viento Y tiempo” (che da il nome all’album) Gonzalo e Aymée, proseguono il concerto senza risparmiarsi. Gli assoli di Rubalcaba sono vere e proprie finestre sul suo jazz, raffinato, autentico, energico riuscendo a cambiare totalmente stile nei brani struggenti e romantici jazzcubani della serata al punto tale che il pianoforte diventa solo uno stupendo sottofondo alla voce di Aymée, con contrasti di note e silenzi espressivi di grande emozione.

È la volta poi di “El Ciego” il seducente bolero del messicano Armando Manzanero, e “Nada es para Ti” scritta dalla stessa Aymée che invita a non abbattersi mai e a riprendersi in mano la propria vita soprattutto nei momenti più difficili. L’emozione arriva alle stelle con “Dos Gardenias” grande successo mondiale dei Buena Vista Social Club e “Lagrimas negras” di Bebo Valdes,

Pura emozione ed energia hanno accompagnato i due artisti che pienamente soddisfatto i due artisti che pienamente soddisfatti del feeling creatasi con il pubblico di Umbria Jazz  hanno salutato, uscendo dal palco, ballando al ritmo della musica travolgente di Cuba.

Il secondo concerto è stata una vera e propria esplosione di ritmo e allegria dei Cimafunk, un vero e proprio fenomeno più innovativo degli ultimi tempi, un po’ rapper, un po’ soulman, con lo sguardo verso il futuro ma sempre strettamente legato alle tradizioni musicali e alla incredibile varietà di suoni originari della sua terra. Il suo secondo album, “El Alimento”, ha come ospiti Chucho Valdes e George Clinton ed è stato prodotto da Jack Splash (Alicia Keys, John Legend). I Cimafunk hanno unificato la black music partendo dalle radici caraibiche ma con ritmi funky e africani che ne hanno un progetto davvero strabiliante, tanto che il pubblico presente non ha resistito e già al terzo brano erano tutti sottopalco per poter ballare e scatenarsi con ritmi davvero strepitosi.

Umbria Jazz non si ferma però ai concerti serali dell’Arena Santa Giuliana ma continua e continuerà per tutta la durata del Festival negli spazi di Via Della Viola con il concerto intorno a mezzanotte con la Resident Band con Piero Odorici, Daniele Scannapieco, Paolo Birro, Aldo Zunino, Anthony Pinciotti seguito poi da una interessante jam session con i talenti sia dei ragazzi impegnati nei corsi di specializzazione della Barkley School che talenti affermati presenti al Festival stesso in perfomance artistiche di altissimo livello.

Ma di questo ne parleremo nei prossimi articoli, Il primo week end si conclude qui non ci resta che dare appuntamento ai prossimi concerti che saranno ugualmente emozionanti e coinvolgenti.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.